Comunicazione e Relazione

La voce smaschera gli intenti, i gesti bassi

Coaching di voce parlata per una comunicazione efficace applicata alla vita professionale (manager, medici e figure sanitarie, addetti alle pubbliche relazioni, architetti, ingegneri, avvocati e professionisti in genere, insegnanti, studenti, ecc...) e privata (rapporti interpersonali con familiari e amici, comunicazione tra mamma e bambino), al public speaking e alla recitazione.

In parole povere...

La voce è uno strumento di lavoro per i cantanti e gli attori ma anche per moltissime altre figure. Basti pensare a quanto in una giornata lavorativa media moltissime persone utilizzino la voce come mezzo per comunicare con clienti o colleghi.

Per i cantanti si fondono i concetti di voce e musica a differenza di quello che succede per gli altri. Ma anche per un commesso, per un insegnante, per un attore, per un manager, per uno studente, per uno speaker, per un giornalista, per un barista, per un agente immobiliare la voce è uno strumento fondamentale.

Provate ad immaginare di non poter parlare per una giornata intera. Quanti di voi non potrebbero portare a termine come vorrebbero il proprio lavoro?
Ecco, il non poter parlare è la situazione estrema. Ma esistono molteplici situazioni intermedie in cui utilizziamo solo una piccola parte delle potenzialità della nostra voce. Il messaggio è veicolato dal testo ma soprattutto dal suono della voce. Se testo e suono della voce sono incongruenti, il destinatario tenderà a credere al secondo. Sofocle diceva: “La voce smaschera gli intenti, i gesti bassi”.



Questo accade nella comunicazione sul lavoro ma anche nei rapporti interpersonali non lavorativi (tra amici, partner e nel rapporto genitore-figlio).
Inoltre spesso utilizziamo male la voce, arrivando stanchi a fine giornata perché sprechiamo troppe energie per parlare. In questi casi a volte si può avvertire affaticamento nella voce, altre volte gli effetti sono sovrapponibili ad una stanchezza globale, apparentemente non legata alla voce.
E se imparassimo a investire queste energie nella voce per far sì che il messaggio che vogliamo comunicare tocchi in modo sincero e profondo il destinatario? E se quest’energia potesse autoalimentarsi, una volta investita per “avviare la vibrazione”? Il nostro lavoro sarebbe più produttivo, appagante e sarebbe decisamente meno faticoso. E anche i nostri rapporti non lavorativi sarebbero più semplici, chiari e sinceri.
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